07/01/08

Hundred Points


Alessandra Celletti oltre ad essere una stimata compositrice/pianista, vanta al suo attivo una serie di prestigiose interpretazioni immortalate in studio: nei suoi precedenti album ha infatti affrontato sia il minimalismo che la classica contemporanea, passando in rassegna lavori di Glass, Satie e Gurdjieff.

Way Out è il quarto album confezionato dalla pianista a contenere unicamente materiale originale. Fa seguito ad Overground (1997), Chi Mi Darà le Ali (2006) ed al prestigioso The Golden Fly (edito nel 2007 da Kha), album che ha raccolto numerosi consensi negli ambiti accademici e non, mettendo in fila una serie di importanti lavori pianistici firmati dalla stessa Celletti. Registrato a Roma nel 2007, Way Out segna un processo innovativo nella ricerca di nuovi spunti musicali, ci sono tracce vocali cantate dalla stessa Alessandra, come brillanti composizioni soliste al piano. Nella maggior parte dei brani è assistita dal batterista Fabio Ferri, mentre i testi in inglese sono stati curati dal paroliere Renzo Pin.

Way Out è così destinato a divenire un classico album di pop futurista, grazie ad interpretazioni di rilievo e ad un approccio oltremodo maturo e progressivo alla forma canzone. Dear To Me, Burning and Hundred Points (con le animazioni video di Tony Sbarbaro, per un clip già vincitore di un award) sono le canzoni di maggior carisma, ma è tutto il disco nella sua bilanciata armonia tra composizione e melodia a conquistare.

Particolarissimi i toni di Alessandra, un vocalità sottile, morbida. Le sublimi linee percussive ed i tocchi solenni di piano esaltano il suo stato di grazia, spesso la sensazione è quella di planare, di liberarsi in aria.

Album che sposa la classicità di autori come Michael Nyman aprendo in contemporanea ad un inedito universo pop, che potrebbe essere lo stesso della più impegnata Kate Bush, della Bjork più analogica o della stessa Tori Amos.

E’ proprio con questo disco che Alessandra si confronterà in maniera decisa con un nuovo universo musicale, dopo aver sperimentato l’ebbrezza del grande schermo, firmando un brano – Gnossienne # 1 – per il film di Guy Ritchie Revolver.

Way Out è pubblicato dall’indipendente inglese LTM – che sta mettendo in circolo una preziosa serie di ristampe che vanno a scandagliare non solo l’epopea wave (i cataloghi Factory e Les Disques Du Crepuscule) ma anche il meglio della classica contemporanea (in particolare Erik Satie) – motivo che accrescerà la visibilità internazionale dell’autrice, sempre in bilico tra cultura pop e dedizione nei confronti della musica colta.

www.myspace.com/alessandracelletti

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