20/03/08

Il ritorno di Daniel Lanois


“Here Is What Is” è il rimarchevole sesto album solista nella carriera di Daniel Lanois, un disco indipendente pubblicato dalla sua stessa label, la Red Floor Records. Oltre ad essere acclamato autore, Lanois si è distinto nel corso dell’ultimo ventennio per le sue doti di producer, accostando il suo nome non solo al capolavoro degli U2 “The Joshua Tree”, ma anche a firme altisonanti quali Bob Dylan, Brian Eno e Neville Brothers.

Il disco è stato registrato tra Toronto e Los Angeles, con l’ausilio del batterista Brian Blade (accompagnatore di lusso per Joshua Redman, Joni Mitchell, Norah Jones) e del pianista Garth Hudson (The Band). Oltre alle canzoni ci sono degli interessanti interludi dal piglio filosofico, in cui Lanois conversa con Brian Eno. Le tracce sono estrapolate dal film “Here Is What Is”. L’omonima pellicola – che ha debuttato al Toronto film festival nel 2007 – sarà disponibile separatamente in DVD a partire dal mese di aprile. Nelle parole dello stesso Lanois il film è costruito attorno ad una camera da presa che lo ritrae per il corso di un anno, fuori e dentro lo studio di registrazione per documentare – una volta per tutte – come si svolgono le cose all’interno di quelle mura. Diretto da Adam Vollick, Adam Samuels e Lanois il video celebra lo stato dell’arte di uno dei più apprezzati produttori del nostro tempo.

Prestigiosi anche i contenuti dell’album, sorretto da una sensibile vena folk rock e da un sibillino romanticismo di fondo. Vincente anche nella ricerca dei timbri e delle atmosfere, che spesso richiamano con proprietà di linguaggio i luoghi della musica contemporanea, attraverso un pianismo classico e accenni percussivi di scuola minimalista. Un disco che possiamo definire – senza timore di essere smentiti – un’opera d’arte a tutto tondo.

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