04/07/08

The Dead Science "Villainaire"



Continua ad estendersi la campagna acquisti di Constellation aldilà dei patri confini. Dopo aver portato in Canada Carla Bozulich e Vic Chesnutt, i responsabili dell’etichetta si sporgono poco oltre il confine, per rimestare nel sempre vegeto panorama del Northwest. Non proprio dei novelli i Dead Science di Seattle, gruppo che sarà il fiore all’occhiello nel corso del mercato estivo della label nordamericana. I nostri vantano già un serie di pubblicazioni per Absolutely Kosher, rinomato marchio che nell’ultimo decennio ha saputo rinverdire i fasti dell’indie rock made in USA.
E necessariamente con la cultura indie andiamo a confrontarci, se è vero come è vero , che proprio da quell’ humus nasce la musica dei Dead Science, oggi maggiormente indottrinata e presumibilmente più affine a certe pratiche rock sperimentali e pop sinfoniche. Esteti della canzone e dell’arrangiamento sublime, i nostri con tocco romantico ed attitudine progressiva ci consegnano una scaletta di brani impeccabili, in cui oltre all’intuito per melodie sbilenche, si segnala il gusto tutto particolare per gli arrangiamenti.
Sono in un’ipotetica lega con Xiu Xiu e Dirty Projectors, altri autori e formazioni che dal basso hanno rinnovato la tradizione pop a stelle e strisce, con forti iniezioni di drammaticità e intelletto superiore. La loro musica è fatta di sincopi, soluzioni astratte, cambi d’atmosfera impertinenti. Una giostra emotiva, alla quale partecipano numi tutelari del rock più anticonformista, come Craig Wredren (voce degli indimenticati Shudder To think, uno dei gruppi simbolo del catalogo Dischord) e Katrina Ford dei Celebration.
Villainaire è un disco denso, un’epifania dei sensi, una lezione di stile su come il rock chitarristico più che graffiare possa anche accarezzare e stimolare, lanciando l’ascoltatore verso inaspettate altezze.

Nessun commento: