26/11/08

Tenebrous Liar



E’ l’esatto momento in cui ci si avvicina al collasso, quando le corde della chitarra grondano sangue, quando il rock diviene esercizio trasfigurato, lavoro sporco per mendicanti dell’anima, tenebrosi e loschi figuri che vanno a scandagliare nella più tetra coscienza. Il leader dei Tenebrous Liar Steve Gullick non riesce certo a nascondere il senso di pericolo celato tra le note della musica della sua band, del resto da una persona così abile nel riprodurre immagini (Steve è stimato fotografo, richiesto anche dai gruppi indie più à la page) non potevamo che attenderci figure spettrali, grottesche. Un senso di dramma e di combattimento interiore contraddistingue l’opera della band inglese, che sotto la protezione artistica della Tenor Vossa (il marchio di proprietà dei Breathless) lancia il suo disturbato segnale in feedback al mondo intero. Steve Gullick ha lavorato per buona metà degli anni ‘90 al servizio del Melody Maker, forte della sua professionalità ha avuto modo di incrociare alcune delle più influenti realtà d’oltreoceano. Condizione che umanamente ed artisticamente ha finito con l’influenzare il nostro, al momento del battesimo di fuoco coi suoi Tenebrous Liar. Il gruppo che viene alla luce nel 2004, location East London, in un loft che prima era un autentico deposito di riviste e pubblicazioni indipendenti (Steve con gli amici di sempre non ha mai abbandonato la sua passione per la fotografia e la comunicazione, dando vita ad ulteriori magazine e progetti grafici). Ad assisterlo nelle sue prime invettive sonore è James Johnston (leader dei Gallon Drunk e cospiratore nei Bad Seeds), ma presto le collaborazioni di Steve assumeranno toni sempre più profondi e magnetici. Di recente lo ricordiamo protagonista col gruppo aperto Soulsavers, lo stesso che si è servito dei prodigi di Mark Lanegan.

La storia dei Tenebrous Liar si fa ancora più intrigante in tempi recenti: dopo tre album per Fire Records arriva la nuova pubblicazione per Tenor Vossa. "Last Stand" è un cacofonico album di blues rock striato di venature soul. Solenni marce funebre che odorano di accorata disperazione metropolitana. Il taglio è severo, queste chitarre gracchianti graffiano come artigli affilati. C’è tutta un’estetica rock da serie B, corpi mutanti nell’oltretomba sonoro. Se vi diciamo che i nostri hanno aperto le recenti date inglese di Nick Cave e Bad Seeds non farete davvero fatica ad immaginare questa combustione artistica. I Tenebrous Liar sono il risveglio della più malsana filosofia rock, un alveare di tendenze spiritate, luogo per celebrare la caduta degli ultimi dei noti.

If Leonard Cohen brings a smile to your face and you are partial to a bit of low-fi then Tenebrous Liar is the band for you”
 THE SUN



Imagine Lift To Experience stuck in the eternal damnation their songs tried to escape from, but with a result more ashcan reality than spiritually vivid”
 DROWNED IN SOUND



"Tenebrous Liar purvey a dark, doomed and deliciously damaged style of cosmic/ambient rock melancholy, which is nevertheless hugely uplifting" 
TIMEOUT



“Ultimately, this debut occupies a murky place in a collective musical psyche that may make your stereo frown. It1s not pretty, it1s largely devoid of hope and direction, yet crucially - it still has the power to uplift. It1s really good” 
MOJO


1 commento:

8==========================D ha detto...

secondo me gli piacciono molto pure i Black Heart Procession!