18/12/09

Priestess


Solo un ascoltatore superficiale potrebbe accostare la musica dei Priestess alla New Wave Of British Of Heavy Metal, magari ingannato da un nome che per attinenza ricorda quello degli autori di British Steel e Unleashed In The East (i Judas Priest del motociclista borchiato Rob Halford per l’appunto). In realtà il gruppo canadese – un quartetto con natali in quel di Montreal, Canada francofono – è attivo dal 2003 e si è già guadagnato uno sterminato seguito tra i kids di mezza America. L’Europa è la nuova frontiera per questi lungocriniti musicisti, che tra smanie progressive, rimandi al Bay Area thrash ed un approccio decisamente trasversale al metallo degli eighties, vogliono guadagnarsi un posto di tutto rispetto nelle gerarchie di questo genere. Dicevamo, la classicità di un genere è demolita attraverso arrangiamenti visibilmente più moderni, tanto da ricordare le progressioni armoniche di certi Mars Volta od il muro chitarristico dei bistrattati Fucking Champs. Heavy-metal decontestualizzato, ma non troppo. Nel 2004 i nostri debuttano per Indica e realizzano uno dei capisaldi dell’hard-moderno canadese del decennio, il programmatico Hello Master. L’approccio del gruppo non è per nulla schematico e come nel caso dei favolosi Mastodon, anche una major s’interessa al caso di questa combriccola underground. La RCA infatti ristampa il loro debutto, lanciandoli con una sfrenata campagna promozionale nell’universo dei maestri del genere. Suonano con Black Label Society, Converge, Motorhead ed i teatrali Gwar. Il gruppo del resto si trova a suo completo agio con qualsiasi artista dell’emisfero rock, fossero gli Iron Maiden piuttosto che i Dinosaur Jr. Nel 2007 il profilo del gruppo cresce in maniera esponenziale, dopo il tour inglese di supporto ai Megadeth di Dave Mustaine ed il singolo Lay Down – che compare addirittura nel videogame Guitar Hero III, Legends of Rock – il gruppo ha stampa e sostenitori ai suoi piedi. Sotto l’egida del produttore David Schiffman (System of a Down, Mars Volta, Nine Inch Nails) il gruppo muove alla volta di Los Angeles, per registrare Prior to the Fire, circostanza che li vedrà impegnati per una buona porzione dell’anno 2008. Il suono – densamente popolato da figure heavy – è così brillante da lasciare senza fiato, un disco di metallo pe(n)sante licenziato dalla sempre più infallibile Tee Pee. A febbraio il mondo dovrà necessariamente confrontarsi con un’altra proverbiale forza d’urto. E’ nelle scritture.

Nessun commento: