19/03/10

Martedi 23 marzo va in onda “Radio33”, il Vinile Day di Radio3 Rai. Goodfellas c'è.

Martedi 23 marzo va in onda “Radio33”, il Vinile Day di Radio3 Rai.

Per tutta la giornata, dalla mattina alle 6.00 fino alle 2.00 di notte, i giradischi saranno in azione nelle regie degli studi K1 e K2 di Radio3, con la cara puntina che scende, piano ma non troppo, sui solchi dei migliori dischi di classica, jazz, rock, lounge, discomusic, elettronica e con una galleria di immagini delle copertine di dischi inviate dagli ascoltatori all’indirizzo radio3web@rai.it e pubblicate sul sito di Radio3.

Nella colonna sonora di Radio33 si alterneranno rarita’ e album nuovi di zecca, inseguendo il culto del vinile in tutte le sue declinazioni. Radio33 trasmettera’ la musica tratta da storici picture disc (vinili illustrati), e da altri album con un packaging bizzarro come Thick as a Brick dei Jethro Tull (uscito nel 1972 con la copertina “sfogliabile”, stampata a piu’ pagine come un giornale quotidiano), o, ancora, rarità come Lounge Music, un 7 pollici di musiche (mai digitalizzate) composte da Ennio Morricone per le colonne sonore di alcuni B Movies usciti tra il 1969 e il 1970.

Dalle rarita’ alle nuove edizioni o riedizioni: in “Primo Movimento” (ore 9.30) saranno come sempre presentate in anteprima le novita’ discografiche, per l’occasione tutte in vinile; tra queste, anche Intermezzi d’Opera, celebre registrazione del 1968 della Deutsch Grammophon con Herbert von Karajan alla guida dei Berliner Philharmoniker appena ristampato, per l’appunto in vinile.

Del vinile poi conosceremo anche tutti gli aspetti tecnico-scientifici (la riproduzione, il suono) in “Radio3 Scienza” (ore 11.00) che mandera’ in onda un ascolto dal vinile di Laurie Spiegel inviato nello spazio sul Voyager II nel 1977, mentre nel programma di informazione sugli esteri “Radio3 Mondo” (ore 11.30) ci sara’ l’India musicale raccontata da Shankar e Bill Lovelady in una delle primissime compilation world per il festival Womad di Peter Gabriel e mai ripubblicata in cd.

“La Barcaccia” (ore 13.00), il varieta’ operistico di Radio3, non e’ certamente nuova all’uso del vinile in trasmissione, a cominciare dalla sigla del programma con tanto di tipico fruscio. Il 23 marzo, comunque, puntata dedicata all’ascolto “barcacciano” analogico e al variopinto materiale iconografico dei cofanetti d’opera usciti tra gli anni ’50 e gli anni ’70.

A dispetto dei prevedibili luoghi comuni, il vinile sembra essere una navetta temporale che si rilancia dal passato al futuro: nella scaletta musicale di “Alza il volume” (ore 14.30) ci sono allora anche gli inediti del gruppo milanese Calibro 35 (con brani registrati nel corso del recente tour statunitense che saranno pubblicati solo nell’ottobre 2010 e solo in vinile), oppure curiosi percorsi “al contrario” di alcuni album che sono usciti prima nel supporto cd e ora, sull’onda della riscoperta del vinile, stanno per essere ristampati anche nel vecchio formato: tra questi In Rainbows dei Radiohead. Tra le storie alcune sono legate al vinile come quelle degli “instant vynil” (45 giri che vengono ancora stampati all’istante in Giamaica). In particolare, tutta la puntata sara’ dedicata proprio alla scomparsa e ricomparsa del vinile, dalla crisi degli anni ’80 dovuta alla nascita del compact disc fino alle predilezioni, tutte contemporanee, dei DJ nei club di oggi. Per il Glossario Sonoro Nicola Conte sul vinile.

Ci sono poi i libri, tanti libri dedicati al vinile, o che addirittura vengono pubblicati con un gadget vinilico: e’ il caso di La felicita’ costa un gettone, storia illustrata del primo rock’n’roll italiano di Tiziano Tarli (Arcana) la cui copertina contiene un disco compilation; se ne parlera’ in “Fahrenheit”, alle ore 16.00.

“Sei Gradi” (ore 18.00), il programma ispirato alla teoria dei sei gradi di separazione, e che in sole sei mosse riesce a riunire musiche e musicisti inusitatamente lontani, proporra’ un percorso in vinile da Morricone ai Jethro Tull passando per John Fahey e Mina.

“Hollywood Party” (ore 19.00) dedicherà la trasmissione di martedì 23 marzo al vinile raccontato dal cinema, in particolare i Juke-box. Si parlerà di film come Le stagioni del nostro amore di Florestano Vancini con Enrico Maria Salerno, Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli con Stefania Sandrelli e molti altri film nei quali attraverso il juke box si sviluppano situazioni narrative inedite. Il programma, curato da Silvia Toso, è condotto da Steve Della Casa in coppia con il press-agent Enrico Lucherini.

Nonostante la grande opera di digitalizzazione di molti master dei piu’ grandi interpreti della musica classica, alcuni capiscuola sono ancora disponibili soltanto in vinile: e’ il caso ad esempio della pianista e clavicembalista Wanda Landowska, della quale “Radio3 Suite” (ore 20.00) trasmettera’ alcune impareggiabili esecuzioni di composizioni per tastiera di Franz Josef Haydn tratte da due registrazioni storiche presenti nell’archivio discografico della Rai. Nel corso del programma, un reportage dall’importante mostra a Parigi “Vinyl”, un’inedita “Autopsia del vinile” effettuata in diretta dallo storico dei materiali Vittorio Marchis, e riflessioni e incursioni sonore di tre dj in collegamento dalla Sala A: una sorta di “Ritorno al vinile” messo in scena da Okapi, Teho Teardo e Roberto Corsi.

La notte di “Battiti” (ore 00.10) infine concluderà la giornata, programmando non solo una serie di materiali pubblicati solo in vinile, ma suggerendo anche una sorta di storia ragionata dell’utilizzo di dischi e giradischi come strumenti per produrre musica, a partire dai primi esperimenti dell’artista fluxus Milan Knizak fino ai recenti sviluppi operati da manipolatori del calibro di Christian Marclay, Otomo Yoshihide, Janek Schaefer.

Non e’ solo il fascino del passato che ci spinge a dedicare un’intera giornata al vinile - fascino cui comunque e’ difficile resistere in un luogo come la Rai, che conserva nei suoi archivi tutto il meglio della produzione discografica nazionale e non. E non e’ nemmeno una concessione alle mode - benche’ sia sia comunque un segnale significativo il fatto che persino le tendenze del nostro tempo, sempre cosi’ prone al prodotto tecnologicamente piu aggiornato, abbiano riscoperto il disco in vinile. A spingerci a proporre per un’intera giornata la musica su vinile - che vuol dire non solo riaprire stanze, scatole, archivi da tempo chiusi, ma anche riattivare strumenti di riproduzione da tempo impolverati, oliare giradischi e affilare puntine - e’ qualcosa di diverso: e’ mostrare che la parola Suono si declina sempre al plurale a Radio3, e dunque non solo le musiche e le parole vorremmo fossero sempre diverse e plurali, ma anche i modi e le tecniche per produrle e ascoltarle. I tecnici, gli esperti e - ma si, chiamiamoli cosi’ - i “fissati” ci parlano in questi giorni della rotondita’, del calore, dell’alta fedelta’ della musica in vinile: la ascolteremo e verificheremo. Quello che ci interessa e’ mostrare che nella storia delle arti, compresa quella musicale, il presente non annulla mai il passato, ma se ne appropria e puo’ valorizzarlo meglio.
Il Vinile Day significa non solo scoprire e riscoprire artisti, gruppi e tendenze musicali (cioe’ il suono di un’epoca) ma qualcosa di piu’ ampio, forse un’epoca del suono.

Marino Sinibaldi - Direttore Radio3

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