15/12/11

Il collettivo Elephant 6 continua ad entusiasmare


Syd Barrett, Julian Cope, Jason Pierce e la supervisione psicotropa di John Sinclair. Non è un kolossal hollywoodiano, ma poco ci manca. Una rivoluzione americana, sottopelle, perchè le manifestazioni di massa ed il ’69 sono roba d’archivio. Robert Schneider – altrimenti noto per essere il frontman di Apples in Stereo e produttore occasionale per Neutral Milk Hotel – ha messo in piedi questo rumoroso tee pee, dove tra fumi lisergici e vecchi ritrovati di medicina indiana, va in scena uno di quei party fuorilegge che tanto piacevano ai giovani rivoluzionari della Motor City. "Buddha Electrostorm" è quello spazio dedicato tra sacro e profano, tra fuga metropolitana e sommari disegni sovversivi.

Originariamente pubblicato da Garden Gate Records/Elephant 6 Recording Co. nel 2009, il disco ha talmente folgorato i tizi di Fire da improntare una ristampa e distribuzione europea sul finire di questo anno. Schneider, figlio proprio dello stesso collettivo che ha dato i natali ad Olivia Tremor Control, Neutral Milk Hotel e Magnetic Fields, si insinua nel solco di una nuova tradizione psichedelica, oggi nuovamente protagonista delle cronache indipendenti. Non a caso Jeff Magnum di Neutral Milk Hotel sarà il curatore del prossimo ATP inglese, nel Somerset, occasione in cui andrà in scena il circo di Thee American Revolution. Con il puntuale supporto del cognato Craig Morris (Ideal Free Distribution), di Bill Doss (Olivia Tremor Control) e la direzione spontanea del misterioso musicista inglese dei sixties Wm. Shears, i nostri dipingono la loro rivoluzione fatta di chitarre fuzz e ritornelli stranianti, per un trip capace di far trasalire ogni buon cultore della triade Velvet/MC5/Spacemen 3.

Con titoli piuttosto espliciti come ‘Blow My Mind’, ‘Saturn Daze’ e ‘Sleepwalker’ non mancano davvero i momenti chiave in questo disco, forse il miglior acid rock ascoltato da diversi mesi a questa parte. Turn On, Tune In, Drop Out!

Nessun commento: