23/02/12

La mistica di Alexander Tucker



Dopo aver fatto le fortune artistiche della britannica ATP, Alexander Tucker ha traslocato oltreoceano, realizzando il suo debutto per la Thrill Jockey nel 2011. Con Third Mouth – fuori a ad inizio aprile – il cantante/chitarrista bissa per la label di Chicago, mettendo mano ad una serie di canzoni concepite nell’arco degli ultimi 12 mesi. E’uno stile quasi inimitabile il suo, al crocevia tra minimalismo pop, folk e psichedelia. Una musica stratificata, utilizzando anche le sue indubbie capacità tecniche. Polistrumentista per natura, Tucker conduce le danze generalmente in solo, sovra incidendo chitarra e basso, utilizzando beats primordiali ed un violoncello atto a ricreare un gusto cameristico. Nel nuovo album non mancano certo gli esperimenti, ‘Rh’ ad esempio dà lustro ad una struttura sintetica oseremmo dire cosmica, su cui si staglia come uno spettro la voce dell’autore, mentre ‘Andromeon’ introduce sapori etno-world girando su magnetiche figure ripetitive. ‘The Glass Axe’ è invece il suo tributo personale al revival folk d’Albione, con echi sensibili di Pentangle ed Incredible String Band su strutture decisamente progressive.

Secondo lo stesso autore Third Mouth è una sorta di auto-terapia. Ci sono familiari ricordi ancestrali, con la madre che incantava (o meglio terrorizzava) il piccolo Alexander dicendosi tramite di alcuni spiriti che si manifestavano attraverso il suo corpo. Poi l’idea - quanto meno virtuosa - di avere una terza bocca piuttosto che un terzo occhio ed in assoluto la capacità di essere il tramite per voci di un altro universo.

Un misticismo che abbraccia tutto l’album, solcato anche da collaborazioni con musicisti emergenti. Come il sassofonista Karl Brummer che possiamo ascoltare in ‘Amon Hen’, e la vocalist Frances Morgan nella title track. Quest’ultima anche al violino nella Decomposed Orchestra dello stesso Tucker. Daniel O'Sullivan è invece un veterano che ha prestato i suoi servizi a Guapo e Chrome Hoof, oltre ad aver incrociato ripetutamente la strada dello stesso Tucker (il progetto Grumbling Fur con membri di Circle ed Ulver ad esempio). Artista a tutto campo Alexander è responsabile anche di immaginifici art work e di una ricercata attività di illustratore. Un uomo fuori dal tempo eppure prepotentemente dentro alla contemporaneità.


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