24/04/12

iLiKETRAiNS di nuovo in sella


iLiKETRAiNS sono una di quelle band ossessionate tanto dalla storia quanto dai toni drammatici della loro musica. Arrivano da Leeds e all’interno della scena locale possono considerarsi un’autentica eccezione, come il Guardian ha ribadito sin dai loro esordi. Il debutto per Fierce Panda del 2006 – ‘Progress, Reform’ – è in realtà un mini-album che fa seguito ai singoli in tiratura limitata con cui avevano approcciato l’underground britannico. Il loro suono è più nitido, alle asperità post-punk degli esordi vengono progressivamente sostituiti arrangiamenti più ariosi, quasi a dire di una fascinazione latente per il post-rock o più in generale per certa neo-psichedelia. La storia è sempre al centro dei loro pensieri, la loro penna insegue citazioni di Captain Scott, Hjalmar Johansson – un candidato rifiutato a condurre il team antartico norvegese – e Bobby Fischer, il celebre campione di scacchi americano naturalizzato islandese.

Anche dal vivo il gruppo – ad oggi composto dai 4 membri Simon Fogal, David Martin, Alistair Bowis e Guy Bannister – vestiva le uniformi delle antiche ferrovie inglesi, proprio per dare un senso alla loro appartenenza stilistica. La prima svolta discografica arriva con l’album di debutto per Beggars Banquet a titolo ‘Elegies To Lessons Learnt’, disco che sarà un piccolo caso in patria e in altri paesi europei, non ultimo l’Italia, dove il gruppo cementa la sua fama con puntuali apparizioni dal vivo. A 3 anni da quel fortunato episodio il gruppo torna in studio per ‘He Who Saw The Deep’ disco ancor più ambizioso, licenziato da I Like Records.
Il ritorno in scena è di questi giorni, ‘The Shallow’ – ancora per ILR – danza in bilico tra luce ed oscurità. Ascolterete deliziose cavalcate post-gotiche intramezzate da lucenti squarci lisergici, all’inseguimento degli orizzonti onirici di gruppi quali Explosions In The Sky o Sigur Ros. Registrato da Richard Formby – il produtorre che ha elevato a statura di piccolo classico ‘Two Dancers’ dei Wild Beasts – l’album beneficia di una grande ispirazione, segno che i tempi sono maturi per raggiungere finalmente il grande pubblico.

Nessun commento: