26/11/12

Il nuovo Tomahawk per Ipecac!





I Tomahawk sono tornati! Dove sono stati e soprattutto cosa stavano facendo? Possiamo considerarla una reunion e cosa dovremmo aspettarci in futuro? Così tante domande che è necessario fare dei chiarimenti. La lunga pausa di riflessione è da considerarsi come un atto liberatorio, i quattro – rivolgendosi agli astri – non hanno fatto altro che scoprire le numerose verità riposte nell’universo. Uno sguardo ad orizzonti infiniti, per porre rimedio a quella smania esistenziale che alimenta anche i più coraggiosi progetti creativi.

In questa ispirata ricerca dell’essere, dove la dimensione artistica non è stata certo trascurata, i quattro trovano il tempo per lavorare a nuove composizioni, che saranno alle fondamenta di “Oddfellows”, nuovo album in rampa di lancio per Ipecac nel gennaio 2013. E per sgombrare il campo da possibili equivoci, ci teniamo a ribadire che questa non è una reunion, in quanto il gruppo in cuor suo non ha mai smesso di propagandare il suo messaggio. E poi, detto tra noi, una reunion avrebbe fatto lievitare sensibilmente i loro cachet.

Ci troviamo di nuovo a riflettere sull’assoluto in ambito alternative rock, anche se la terminologia – va da sé – non cattura il senso  dell’operazione e soprattutto la statura dei musicisti coinvolti. Duane Denison (the Jesus Lizard, Unsemble, etc), Mike Patton (Faith No More, Fantômas, etc), John Stanier (Helmet, Battles, etc) ed il nuovo affiliato Trevor Dunn ( Mr. Bungle, Fantômas, etc) sono forse la all-star band per eccellenza. Il loro debutto omonimo risale al 2001, mentre il successivo “Mit Gas” è del 2003. Con “Anonymous” del 2007 la faccenda era stata definitivamente messa in chiaro, stabilendo regole e gerarchie all’interno di una scena mai così spezzettata. Con l’avvento del nuovo anno i Tomahawk sono pronti a recuperare il mal tolto, tornando a  proiettare la loro pesantissima ombra sulle musiche che verranno, pur che si tratti di rock estremo.

Il disco - per rispondere ai migliori criteri di alta fedeltà nel rock – è stato inciso dall’ormai miliardario Dan Auerbach (Black Keys) presso gli Easy Eye studios di Nashville con l’intervento combinato dell’ingegnere del suono Collin Dupuis. Ad anticipare la portata principale ci penserà un singolo -  “Stone Letter” – ad inizio dicembre, con un prezioso lato b intarsiato dal rinomato fumettista Ivan Brunetti, lo stesso responsabile dell’artwork dell’album. Per la prima volta dal 2003 il gruppo è entrato anche nell’ottica di suonare dal vivo, circostanza che li porterà a calcare i principali palchi internazionali. Che il ballo rituale abbi inizio. 





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